Ebbene sì, possiamo trovare il colorimetro anche nelle vignette, in particolare in "Gang Busters".
Questo fumetto americano, pubblicato dalla DC Comics dal 1947 al 1959, fa parte dei fumetti polizieschi e tratta principalmente casi dell'FBI e storie del crimine. Esso si ispira principalmente al programma radiofonico Gang Busters (chiamato anche G-Men), il quale narrava diversi casi reali di dipartimenti di polizia di tutto il paese.
Questo fumetto americano, pubblicato dalla DC Comics dal 1947 al 1959, fa parte dei fumetti polizieschi e tratta principalmente casi dell'FBI e storie del crimine. Esso si ispira principalmente al programma radiofonico Gang Busters (chiamato anche G-Men), il quale narrava diversi casi reali di dipartimenti di polizia di tutto il paese.
Gang Busters, vol. 1, #31 (dicembre 1952)
In particolare il colorimetro viene raffigurato in una scena del crimine e descritto come "un irrinunciabile aiuto nella scoperta di un crimine, poiché analizza accuratamente e velocemente qualsiasi solido trasparente, come il sangue o l'inchiostro; mediante un fotometro elettrico, questa macchina indica ogni differenza di colore tra due soluzioni di solidi trasparenti".
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