Le parti essenziali di un colorimetro tradizionale sono:
- una sorgente luminosa (4), cioè una lampada a filamento di tungsteno (per analisi del campo visibile) o una lampada al deuterio (per analisi nel campo dell'ultravioletto);
- una fenditura regolabile (7);
- un monocromatore (all'interno), si tratta di filtri colorati che possono essere convenientemente selezionati a seconda del campione da analizzare;
- una cuvetta (all'interno), ovvero una cella a sezione circolare di vetro (per analisi del campo visibile) o di quarzo (per analisi nel campo dell'ultravioletto) con diametro variabile da 1 a 5 cm;
- un rilevatore o un fotoresistore (all'interno), cioè un componente elettronico la cui resistenza è inversamente proporzionale all'intensità della luce che lo colpisce;
- un display digitale (5), su cui si possono leggere i dati e le rilevazioni;
- tasto di selezione della lunghezza d'onda a cui vogliamo operare (1);
- regolatore della sensibilità (8);
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