Si intitola "Il cacciatore di aquiloni", scritto da Khaled Hosseini.
Khaled HOSSEINI, Il cacciatore di aquiloni, Edizioni Piemme, 2004
L'oggetto che per me è stato più significativo all'interno del romanzo è sicuramente l'aquilone, per diversi motivi.
Innanzitutto è una cosa che accomuna i due protagonisti e lega la loro amicizia da sempre. Da ragazzi, infatti, amano partecipare al famoso evento del quartiere: la caccia agli aquiloni, nella quale una volta uno dei due riesce finalmente a trionfare. Con il proseguire della storia e con lo scoppio della guerra in Afghanistan, però, le loro vite si separano, ma la figura dell'aquilone ritornerà ad essere fondamentale nel finale, quando farà tornare il sorriso ad un bambino e gli permetterà di superare tutti gli orrori vissuti durante la guerra.
L'oggetto ha anche un significato più profondo e metafisico. La vita, infatti, somiglia ad un aquilone in balia del vento, è impossibile prevederne i movimenti e il filo che lo lega può essere reciso. Ma se l’uomo ha abbastanza volontà può continuare a seguire l’aquilone con lo sguardo, ritrovarlo e chissà, magari anche riannodare il filo per farlo volare di nuovo e ancora più in alto.
Innanzitutto è una cosa che accomuna i due protagonisti e lega la loro amicizia da sempre. Da ragazzi, infatti, amano partecipare al famoso evento del quartiere: la caccia agli aquiloni, nella quale una volta uno dei due riesce finalmente a trionfare. Con il proseguire della storia e con lo scoppio della guerra in Afghanistan, però, le loro vite si separano, ma la figura dell'aquilone ritornerà ad essere fondamentale nel finale, quando farà tornare il sorriso ad un bambino e gli permetterà di superare tutti gli orrori vissuti durante la guerra.
L'oggetto ha anche un significato più profondo e metafisico. La vita, infatti, somiglia ad un aquilone in balia del vento, è impossibile prevederne i movimenti e il filo che lo lega può essere reciso. Ma se l’uomo ha abbastanza volontà può continuare a seguire l’aquilone con lo sguardo, ritrovarlo e chissà, magari anche riannodare il filo per farlo volare di nuovo e ancora più in alto.
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